PROGETTO DI RICERCA
MICLIMI
Migrazioni climatiche e mobilità
interna nella metromontagna padana
Il progetto
Nel nostro Paese, che si colloca nell’area mediterranea considerata un hotspot del cambiamento climatico, le aree interne-montane appaiono maggiormente resilienti ad alcuni effetti del cambiamento climatico (es. isole di calore) e per questo possibili luoghi di adattamento. Negli ultimi anni è stata infatti documentata in queste aree una crescita di abitanti che inizia a rivestire un ruolo rilevante come fenomeno di mobilità interna. Il progetto MICLIMI si propone di investigare, quantificare e comprendere il fenomeno della migrazione interna per cause o concause climatiche, con particolare riferimento alla Metromontagna Padana del nord-ovest, il territorio interconnesso ai poli di Milano e di Torino, che comprende il tessuto urbano e di pianura delle città lombarde e piemontesi, unitamente a quello montano e interno delle valli alpine.
- Torino - Canale YouTube EuCliPa Italy
- 6 nov 2023
- 14:00 - 18:30
MEDIA
Ciclo di incontri MICLIMI
Una serie di incontri dedicati al tema della migrazione climatica interna verso le montagne con interventi del comitato scientifico MICLIMI.
NOTIZIE SU MICLIMI
Rassegna stampa
Migrazioni climatiche, il report finale del progetto MICLIMI
Le migrazioni climatiche più che uno scenario futuro sono una realtà con cui bisogna iniziare a fare
i conti. Il progetto MICLIMI è uno dei primi studi ad aver indagato la potenziale propensione alla
migrazione verso le aree montane.
In fuga dal clima
Ricerca MiCliMi: circa un terzo di duemila intervistati ha espresso interesse a trasferirsi in montagna
Saremo anche noi migranti climatici nel 2050?
Ipotesi e scenari sul futuro incerto dell’Europa meridionale. Il coordinatore scientifico di MICLIMI, Andrea Membretti parla del progetto.
Migrazioni climatiche e mobilità interna
Le migrazioni interne attirano mediamente un’attenzione decisamente minore a livello sociale e politico rispetto a ...
«Servono politiche demografiche e sviluppo locale»
Andrea Membretti, sociologo (Università di Torino e di Pavia), ambasciatore dell’European Climate Pact, è il coordinatore scientifico del progetto MICLIMI. «La ricerca – spiega – ha tre componenti fondamentali. La prima riguarda le proiezioni sul cambiamento climatico ed è emersa una combinazione di fattori ecologici e di fragilità socio-economica che in certi territori sono particolarmente rilevanti, come il Sud della Lombardia e del Piemonte, aree più esposte ai rischi. Ci aspettavamo, probabilmente, dati diversi rispetto ai flussi anagrafici, perché in termini assoluti quelli che si trasferiscono non sono «grandi numeri», ma ritengo che le misurazioni siano sottodimensionate, che il dato angrafico sia poco attendibile: molti vivono in modo multilocale e transitorio la montagna, senza prendervi al residenza. Infine, c’è l’atteggiamento verso la montagna: l’interesse è più alto di quello che ci aspettavamo, con una propensione a dichiararlo più alta del previsto, in particolare tra gli individui di genere maschile e tra i giovani».
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